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il maiale: prodotti tipi ci marche

 

MARCHE

Ciauscolo (il salame che si spalma)
Ciarimbolo
Prosciutto aromatizzato del Montefeltro
Salame di Fabriano
Prosciutto di Carpegna

Prosciutto di Carpegna

Tecnologia di preparazione.
Il coscio di suino rifilato e tagliato viene messo sotto sale per un periodo di tempo che varia a seconda del peso e del clima, di solito dai venti ai trenta giorni, durante il quale viene spremuta la vena femorale e l'acqua dai tessuti. Viene poi messo a riposo dove perde parte dell'umidità rimasta, di nuovo lavato e asciugato, messo a stagionare, stuccato, ritorna nelle sale di stagionatura, per passare poi a completare la maturazione in cantina che si conclude verso i quattrordici mesi. Si producono prosciutti di due tipi: il San Leo e la Ghianda, aromatizzato anche al ginepro.

Composizione.
a) Materia prima: cosce di suini pesanti provenienti da allevamenti esclusivamente italiani e alimentati con siero di latte, granone, cruscone e orzo per almeno i sei mesi prima della macellazione. Si tratta di suini di 160-180 chilogrammi di peso e di circa dodici mesi di età.
b) Coadiuvanti tecnologici: sale e pepe per il San Leo; sale, pepe e ginepro per il Ghianda.
c) Additivi: nessuno.

Maturazione.
Centocinquanta giorni di lavorazione durante i quali i prosciutti subiscono diversi trattamenti che servono ad eliminare sangue ed acqua dai tessuti.

Periodo di stagionatura.
Sette mesi in sala stagionatura, l'ultimo mese in cantina. Complessivamente il prosciutto di Carpegna viene stagionato per non meno di quattordici mesi.

Area di produzione.
Comune di Carpegna, in provincia di Pesaro.

fonte: Atlante dei Prodotti Tipici Italiani, INSOR, 1989-1995