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             Con 
              la carcassa perfettamente pulita si procede alla dissezione delle 
              diverse parti. 
              Si comincia con il distacco della testa.  
              Una volta staccata, viene appesa ad una trave con un gancio, ben 
              lavata con acqua tiepida e lasciata sgocciolare. 
              Tagliare le ossa dello sterno e delle costole non è uno scherzo. 
              Lino conserva un 'mestiere' incredibile; sembra quasi che gli anni 
              non gli pesino. 
              A questo punto Lino ha il suo buon da fare.  
              Nel suo lavoro non c'è esitazione. Le incisioni ed i tagli 
              sono precisi e decisi. Non si può sprecare tempo, nè 
              soprattutto carne.  
              Il nostro norcino ha cominciato questo lavoro quando aveva 16 anni 
              ed ora siamo a quota 73. Quindi al ritmo di circa 30 all'anno, il 
              nostro dovrebbe essere il n° 1.470 o giù di li. 
              Il risultato finale però dipende in buona parte dal maiale: 
              dalla sua razza, dall'alimentazione con la quale è stato 
              ingrassato, dall'ambiente nel quale è stato allevato. 
            Successivamente 
              si apre l'animale nel senso longitudinale. 
              Bisogna fare molta attenzione a non tagliare gli organi interni, 
              in particolare non va danneggiata la cistifellea. Va verificato 
              che l'animale non abbia avuto malattie a carico del fegato, dei 
              polmoni, ecc... 
              Il veterinario - che passerà più tardi - deve poter 
              valutare lo stato di salute del maiale, attraverso l'ispezione degli 
              organi interni e delle carni.  
              Quest'anno non fa molto freddo, nonostante questo si lavora velocemente. 
                
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             Le 
              viscere del maiale appena aperto fumano. 
              Una volta le budella venivano pulite, lavate ed utilizzate per i 
              salami.  
            Oggi 
              tutte le interiora vengono avviate alla concimaia. Noi teniamo un 
              po' di fegato, i reni, il cuore.  
              Il resto non si butta, ma viene avviato a diventare concime organico. 
               
               
              Tolti tutti gli organi interni, la carcassa è pronta per 
              essere sezionata in quattro parti: le due anteriori e le due posteriori 
              (i prosciutti). E' il momento nel quale il norcino effettua una 
              prima valutazione sullo stato di ingrassamento dell'animale.  
            Il 
              grasso del maiale non è tutto uguale. Quello sulla pancia 
              viene usato per i musetti, quello presente sulla schiena, il lardo, 
              viene usato per i salami. In questo momento il norcino prende le 
              prime decisioni sul da farsi. 
            Fino 
              a questo momento sono stati usati pochi strumenti di lavoro:  
              una pistola, un coltello per dissanguare l'animale, due annaffiatoi 
              per versare l'acqua bollente sulla carcassa, alcuni raschietti per 
              eliminare le setole, un'accetta per eliminare gli unghielli, una 
              sega per tagliare lo sterno. 
              Un tempo le operazioni erano 'complicate' dall'impiego della 'panarie' 
              (friulano) una sorta di vasca di legno piena di acqua calda dove 
              si immergeva l'animale prima di togliere le setole. 
              Fortunatamente oggi le cose sono molto più semplici.  
             
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